E' già maggio...La primavera è esplosa e ci ha riempito gli occhi di colori e profumi. Ma è una primavera diversa da tutte le altre primavere della nostra vita, la peggiore, infida, triste nella sua bellezza. Siamo stati invasi da un virus subdolo, che è entrato nelle nostre vite in modo inatteso e ci ha lasciato impotenti e spaventati.
Ci si commuove ancora davanti allo splendore di una rosa o al prepotente profumo dei gelsomini, ma ci sembra di essere spettatori che osservano una scena che si svolge sul palcoscenico. Ci manca la libertà, ci mancano i nostri cari, ci mancano gli amici, ci mancano anche tutte le cose senza senso che si fanno normalmente, quando la vita è leggera e i pericoli sembrano lontani.
Il mese di marzo è stato il periodo più crudele, forse, quello nel quale abbiamo scoperto quante bare potessero essere riempite in un solo giorno e quante lacrime si potessero versare tutte insieme, come un lungo fiume che non trova la sua foce. Ora camminiamo incontro ad un futuro incerto con qualche speranza in più e qualche sogno in meno.
MARZO, TI DICO ADDIO
Marzo, ti dico addio.
Piango la tua falsa primavera
il tuo sole che nessuno guarda
i tuoi cieli freddi di stelle
le tue piazze disumane
le lacrime ribelli della terra
le sfilate dei carri
i tuoi morti senza cimitero.
Marzo ti dico addio
marzo senza carezze
marzo di croci
marzo di dolore.
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