venerdì 4 novembre 2011

Domenica di settembre (da: "Le ultime scale")

DOMENICA DI SETTEMBRE

Il sogno, la luce che declina
e questa terra conosciuta avida di aranci.
Vorrei andare oltre la linea morbida dei pioppi
e udire la preghiera del giorno.

Questa terra che è la mia terra,
ora che il mio cuore di cicala si assopisce-
il mio cuore fiorito di zagare-
mi chiama coi suoi dolci uragani.

In questa domenica di settembre
sarebbe bello correre in fuga
dietro gli assalti del sangue
a fare strage di papaveri e frumento.


domenica 30 ottobre 2011

Ricordando Parma (da "Le trasgressioni di Miranda")


L A   M I A   C I T T A '
La mia città sta agganciata alle ultime colline. Innalza la sua geometria fantasiosa oltre i campi di papaveri e di grano, là dove il torrente si dilata nella piana.
Si muove di molti ori tra guglie e sfere. Non conosce l'opaco. Non è mai docile e quieta, neppure nei colori.
Quando le nebbie si mischiano ai suoi bagliori, ti seduce più da vicino, nel silenzio dei chiostri, tra gli spessi muri dei borghi. Ha luoghi mistici e densi, dove far scivolare i pensieri.
Sopra le sue piazze si raccolgono in volo le macchie chiare dei colombi. L'aria rotola nei vicoli portando in giro storie di duchi e di passioni.
Il fiume la divide come un melograno. Oltre i ponti le case si addossano in file scompigliate. Portano ancora i segni degli antichi giorni guerrieri.
La mia città sa vivere ardendo. Accende le promesse di là dagli argini del fiume. Ti parla coi canti delle genti. Ti corrompe coi suoi odori contadini. E' audace, intrigante e fiera.
Quando l'hai conosciuta, non puoi più scrollartela di dosso.
Talvolta ancora la sogno, chiara sotto la luna di luglio, fragrante come i giardini della mia infanzia.





lunedì 24 ottobre 2011

PER CASO


PER CASO
Tutto avviene per caso.

Non credo al destino. Credo alle coincidenze. Penso che ogni incontro, ogni scelta, ogni percorso dipendano dalle coincidenze. Perché in quel giorno, a quell’ora, in quel luogo, in quel tempo, in quella stagione, in quello stato d’animo è successo qualcosa che ha cambiato il destino di ognuno di noi. Come un gioco di associazione di parole: una ne suggerisce un’altra che si riferisce ad un’altra, che scatena una serie di combinazioni, e così via, quasi all’infinito. Una sequenza matematica, forse, un incrociarsi e scontrarsi di mille altre possibilità, ognuna delle quali dà origine ad altro ancora. E dalla strada che abbiamo preso si diramano le strade di coloro che abbiamo generato, delle persone che abbiamo incontrato, degli eventi che ne sono derivati. Quindi il destino che ad ognuno di noi è stato riservato è nato da una casualità non determinata, da un’evoluzione non necessariamente prevedibile.