venerdì 5 ottobre 2018

OTTOBRE 2018

Un amico oggi mi ha ricordato che io ho un blog. Lo avevo quasi dimenticato, ma ora ho deciso che voglio rimetterci mano, perché il poter condividere con altri le mie emozioni è uno stimolo ad agire, a mettermi in gioco. Spesso la malinconia o anche la pigrizia mi inducono a chiudermi in me stessa e a lasciar trascorrere la vita, come se l'acqua l'avesse risciacquata dei suoi umori e l'avesse sbiadita senza rimedio.
Per accostarmi di nuovo a chi vorrà leggermi, la cosa più facile per me è pubblicare una poesia o mostrarvi una fotografia. Queste sono le attività che mi sono più consone e che attraversano le mie giornate.
E' ottobre: il sole resiste, pallido ma vigoroso. C'è ancora qualche rosa sui terrazzi, c'è ancora qualche  fiore che non vuole spegnere i suoi colori.



UNA ROSA STASERA


Vorrei dirti che una rosa stasera
è nata tra le foglie disfatte di ottobre,
rossa come vene mature e azzurra    
come la pelle degli angeli, 
rosa come la tenerezza perduta 
bianca come la sete dei poveri e
gialla come un desiderio. 

Una rosa può avere tutti i colori del dolore
mentre la guardo dischiudersi 
davanti alla tua sedia vuota,
eretta come un pugnale
e leggera come un valzer,
in attesa della notte che copre le cose
coi suoi violini d’aria.

Fioriscono rose in autunno 
con uccelli di pioggia ed abiti di fango,
si spalmano su una nebbia sorda
come un fiume gonfiato da altre mani.
Sola, attendo il rumore del buio 
e mi domando
dove finisca la morte.


                                                                       
                                          (Ottobre 2011)


La poesia appartiene alla raccolta "Quarto tempo", che ha vinto il primo premio al Concorso Nazionale "Il litorale"

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