domenica 26 febbraio 2012

INDIA



INDIA


Finalmente ho visto l'India. Ci ripenso continuamente, a distanza di due settimane, e tento di dare un assetto a quello che ho dentro.

Ci sono i turbamenti, ci sono le emozioni, ci sono le voci intuite, sussurrate, immaginate, ci sono i rumori assordanti e i suoni lenti di nenie suonate al sitar, ci sono i misteri, ci sono le domande: perché qua, perché a loro, perché non a me? E’ il caso che mi ha fatto nascere  nella parte giusto del globo? Dov’è la Provvidenza?
Vai in India e senti che i tuoi pensieri ti fondono a questo paese, che ti coinvolge e ti sconvolge, ti alimenta e ti depaupera, ti costringe ad andare in fondo, a cercare l’intima connessione tra la vita e la morte, perché lì tutto è vicino, spalla a spalla, tutto gira in una fusione di contraddizioni, in un’orgia di bene e di male, di puro e di impuro. La tua solitudine affonda nella vergogna di avere quello che altri non hanno, cerchi il dolore e lo trovi, ovunque: cammina sulle cose, lascia la sua polvere sulla pelle, sulle case, sui cumuli di rifiuti, negli occhi dei vecchi. Le aurore nascono sulle rive del Gange, dove la gente si immerge e si purifica, e tu senti che l’acqua è anche per te un collegamento tra corpo e spirito. L’acqua, senza che tu lo voglia, ti scivola addosso come pioggia, ti penetra e ti induce a cercare quello che non sai o quello che vorresti essere, o una continuità con quello che già sei stato e che forse sarai. Cerchi una risposta alle tue richieste e ti pare quasi di averla afferrata, in quell’oro colato sul fiume, dove tutto sembra superfluo e inutile. C’è tanta gente intorno, una folla inimmaginabile, e le barche scivolano sull’acqua rossa come il fuoco delle pire. 

1 commento:

  1. una delle forti sensazioni che ho avuto, è quella di averne assaggiato solo un pezzettino così piccolo... una briciola di una torta enorme, che vorresti poter mangiare tutta, o almeno una fetta, insomma capirne davvero il gusto, gli ingredienti. e invece sei riuscita a rosicchiare solo una briciola. c'è ancora così tanto da capire..

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